Si descrive una tecnica che consente il controllo continuo degli spostamenti di una frana, a livelli di profondità difficili da intercettare con metodi alternativi, ovvero con gli inclinometri classici.
La tecnica è basata sull’impiego della cosiddetta “Time Domain Reflectometry” (TDR), una tecnologia elettronica grazie alla quale la presenza di movimenti in profondità viene rivelata dalla risposta a impulsi elettromagnetici. L’ampiezza e il tempo di risposta del sistema di cavi coassiali che vengono introdotti nei pozzetti di scavo, dipende infatti dalla condizione locale di “spinta” che le masse esercitano sul sistema.
I ricercatori del laboratorio di Geomatica del Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente (DSFTA), in un intervento richiesto dall’Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia, svolgono da alcuni anni studi sui fenomeni franosi che interessano il settore orientale dell’edificio vulcanico del M. Amiata (SI).
I sistemi di monitoraggio installati presso Abbadia S. Salvatore per la misura degli spostamenti gravitativi di versante superficiali e di sottosuolo includono, tra gli altri, tubi inclinometrici che raggiungono profondità di circa 50 m dal piano campagna. Tuttavia, le strumentazioni TDR impiegate, le procedure di misura, l’elaborazione e l’interpretazione dei relativi output sono tutt’ora oggetto di studio per migliorarne l’affidabilità e facilitarne la diffusione tra i sistemi di monitoraggio.
Per queste ragioni, il Prof. Emilio Mariotti della sezione di Fisica del DSFTA e Hortus Legnano, società italiana che opera nell’ambito del Monitoraggio Ambientale, del Telecontrollo e dello Sviluppo di Piattaforme Software,, hanno recentemente affiancato nelle attività i colleghi del Laboratorio di Geomatica del DSFTA.
SDGs – 9, 11, 15
Orario: 16.00 – 20.00
A cura del Dipartimento di Scienze Fisiche della Terra e dell’Ambiente, Hortus, Regione Toscana, Unione Comuni Amiata Val d’Orcia
